GALILEO GALILEI; IL PENSIERO FILOSOFICO.

GALILEO GALILEI PENSIERO FILOSOFICO 



Le scoperte astronomiche. All’inizio si credeva che la luna fosse rivestita da una superficie liscia, ora con la scoperta del cannocchiale Galileo mostro’ come molte delle macchie scure non siano altro che le ombre proiettate dal sole sulle montagne lunari e che quindi la superficie lunare sia rugosa.
Scoprì i 4 satelliti di Giove e poi mentre Aristotele pensava che i corpi celesti non fossero soggetti al divenire, Galileo scoprì che sul sole c’erano macchie scure che comparivano e scomparivano e che quindi ci fosse un procedimento in atto.

Il metodo di Galileo si fonda sulle “sensate esperienze” e “necessarie dimostrazioni
Dai tempi di Aristotele  sappiamo che i metodi erano 2:
-    INDUTTIVO (dal particolare all’universale, le “sensate esperienze” galileiane)
-    DEDUTTVO (dall’universale al particolare, le “necessarie dimostrazioni galileiane).

IL PENSIERO DI GALILEO GALILEI


In Aristotele prevalse il METODO DEDUTTIVO l’unico che arrivava a conclusioni certe.
In Galileo possiamo dire che prevalsero entrambi perché non ci ha lasciato nessuno scritto sul metodo da lui più utilizzato anche perché si sentiva più scienziato che filosofo.
SENSATE ESPERIENZE: Il momento osservativo-induttivo della scienza.
NECESSARIE DIMOSTRAZIONI: Il momento ipotetico-deduttivo della scienza
Le necessarie dimostrazioni sono ragionamenti logici condotti su base matematica, infatti Galileo è il primo a ritenere che partendo dalla divisione fra qualità primarie e secondarie il fenomeno è misurabile.
Galileo divide il lavoro della scienza in 2 parti fondamentali:
-    MOMENTO RISOLUTIVO (Risolvere un fenomeno complesso nei suoi elementi semplici e misurabili, formulando poi un’ipotesi).
-    MOMENTO COMPOSITIVO (Consiste nella verifica e nell’esperimento).
Quindi si può dire che in Galileo prevale sia il momento sperimentale sia quello teorico.

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