TRANSCENDENCE E LA NEUROSCIENZA



NEUROETICA E NEUROSCEINZA:

Dietro a questo film si cela tutta la ricerca relativa agli stati di coscienza e alle interfaccia cervello-macchina. Numerosi sono i punti spinosi, sia teoretici, relativi allo statuto e alle considerazioni in merito alla coscienza umana.
Transcendence significa "travasare" la nostra mente e la nostra anima in un computer.
Oggi non siamo neanche lontanamente in grado di tentare una cosa del genere: 
ovvero la nascita di un’intelligenza superiore a quella umana.

Ma Transcendence è utile soprattutto per ricordarci due cose. La prima è la minaccia a cui si espone la libertà di compiere le proprie scelte volontariamente, senza il vincolo di qualsiasi autorità morale, civile o religiosa.  Non stiamo formulando ipotesi fantascientifiche. Già oggi rinunciamo a evidenti margini di libertà, ogni volta che ci lasciamo imprigionare nella bolla dei filtri di Internet.                                                                 La seconda cosa è la sottovalutazione del ruolo del corpo nella nostra soggettività e, in definitiva, nella nostra esperienza del mondo. Io non ho un corpo. Io sono un corpo, il quale è tutt’uno con il soggetto che io sono.

TRAMA:
Il dottor Will Caster (Johnny Depp) è il più importante ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale
e lavora alla creazione di una macchina senziente che combini l’intelligenza collettiva di tutto ciò che 
è conosciuto con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi controversi esperimenti lo hanno reso famoso, 
ma lo hanno fatto diventare anche il bersaglio principale di un gruppo di terroristi contrari alla tecnologia,
pronti a tutto pur di fermarlo. Ma nel loro tentativo di annientare Will, gli estremisti stessi diventano
involontariamente coloro che lo spingeranno al successo—diventare parte della sua stessa trascendenza. 
Per sua moglie Evelyn (Rebecca Hall) e il suo migliore amico Max Waters (Paul Bettany), entrambi ricercatori, 
il problema non è se possono andare avanti… ma se sia giusto farlo. Le loro peggiori paure diventano realtà 
quando la sete di conoscenza di Will sembra trasformarsi in un’ossessiva ricerca di potere, di cui non si conosce la fine.
L’unica cosa che è terribilmente chiara è che forse non c’è modo di fermarlo.





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